Devianza, Disturbo, Deficit: facciamo un po’ di chiarezza
Voglio fare un po’ di chiarezza sul significato di alcuni termini del linguaggio psicologico spesso usati comunemente in modo improprio.
Devianza
Infrazione di norme sociali ritenute fondamentali dagli individui di una società, quindi, per esempio, un comportamento criminale tipico di una persona antisociale.
Disturbo
Anomalia durante il normale sviluppo di un processo, che si esprime attraverso la manifestazione di sintomi, cioè alterazioni della normale percezione di sé e dell’ambiente; sono quindi, per esempio, i disturbi d’ansia, i disturbi alimentari, un disturbo ossessivo-compulsivo, o un disturbo del sonno.
Deficit
Mancanza, per esempio un deficit dell’attenzione, un deficit motorio o sensoriale I motivi che concorrono allo sviluppo di queste condizioni, e di molte altre che non ho citato, hanno molteplici e correlate origini: genetiche, organiche, ambientali…
È auspicabile che chi è portatore di queste condizioni se ne prenda cura, rivolgendosi a specialisti qualificati; ma, come ho scritto poco fa, anche l’ambiente fa la sua parte: porsi in modo comprensivo e non giudicante fa la differenza nella percezione di sé da parte di chi è portatore di queste condizioni, e può essere occasione di crescita e informazione per gli altri con cui si relaziona.